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Impastastorie

Cantastorie con le mani in pasta e la testa tra le nuvole

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J’attendrai … un sogno ad occhi aperti

maggio 8, 2017 Racconti

“… Seduta su una  panchina di Place des Vosges, Marie mani appoggiate sulla gonna e pensieri sciolti, osserva la gente sfilare sotto i suoi occhi incurante della storia che sta nascendo nella sua testa. Le succede sempre così in quel posto incantato dove il colore delle facciate si confonde con quello del cielo, dove la vie en rose, da romantico sottofondo di uno stato d’animo, si trasforma magicamente in realtà” (Impastastorie)
 
 
J’attendrai … un sogno ad occhi aperti 
 
racconto liberamente ispirato alla Sartoria dei Confetti di Federica Zancan
 
 
Montmartre – Paris
 
Amo instagram perché mi ha permesso di conoscere persone meravigliose e Federica della Sartoriadeiconfetti é una di queste. Come nella vita, instagram regala sorprese e delusioni e Federica appartiene decisamente alla prima categoria. Collaborare con lei é entusiasmante ed un onore per me che ho sempre ammirato la sua creatività e l’amore che mette sella scelta di stoffe e tessuti. 
Scrivere questo racconto per lei é stato un piacere immenso. Le parole, i personaggi e la storia sono sgorgate fuori dal mio immaginario osservando le sue gonne svolazzanti, romantiche ed indiscutibilmente parigine. 
Realizzare queste foto insieme ad un’altra grande amica scoperta su instagram, Claudia Mancuso di Fattoconilcuore (autrice di gran parte degli scatti che mi ritraggono da sola), ha trasformato quest’esperienza in un momento di pura magia, che non dimentichero’ mai e che mi ha arricchito tantissimo. 
 
Le creazioni di Federica sono meravigliose, ma questo la maggior parte di voi lo sa già. Per chi invece non la conoscesse ancora cliccando QUI potrà rifarsi gli occhi con le sue gonne intessute della stessa materia di cui sono fatti i sogni …. perché quando le si indossa si vive un sogno ad occhi aperti…

Ed ora vi lascio al racconto… Buona lettura! 🙂
 
 
 
Place des Vosges – Paris
 
” Seduta su una  panchina di Place des Vosges, Marie mani appoggiate sulla gonna e pensieri sciolti, osserva la gente sfilare sotto i suoi occhi incurante della storia che sta nascendo nella sua testa. Le succede sempre così in quel posto incantato dove il colore delle facciate si confonde con quello del cielo, dove la vie en rose, da romantico sottofondo di uno stato d’animo, si trasforma magicamente in realtà. 
 
E’ romantica Marie, lo e’ sempre stata… e nostalgica. Ma la sua non e’ una nostalgia fatta di rimorsi, rimpianti e ricordi di tempi felici che non torneranno più’… e’ una nostalgia dolce … un pozzo di immagini gioiose che si confondono con i voli della fantasia, una tavolozza di colori dove intingere il pennello della sua creatività. Marie si guarda intorno. Monsieur Perrin, che come ogni giorno, alla stessa ora, con il suo impermeabile consumato ed il  baschetto bordeaux, viene a dare da mangiare ai colombi, la saluta con un cenno gentile allontanandosi ingobbito sotto il peso delle tante primavere. 
 
 
Io e Claudia indossiamo le gonne della Sartoria dei Confetti sulla giostra di Montmartre
 
 
E’ l’ora. Marie si alza scrollandosi dalla delicata gonna in lino francese le briciole dei macarons di Pierre Hermé che ha assaporato con gusto e lentezza. Una pioggia di coriandoli color pastello, dessert gradito per gli amici alati di monsieur Perrin. Oggi indossa una delle sue creazioni preferite, sfondo beige e fiori di ciliegio, un assaggio di una primavera ancora accennata, ma che lei porta sempre nel cuore. Deve correre all’atelier di madame Blanchard, “Le bonton est une nuance de gris” e cambiarsi al volo prima che l’austera stilista arrivi, puntuale come sempre, alle 15.30 spaccate. 
 
 
foto di Claudia Mancuso di Fattoconilcuore
 
 
Adeline Blanchard, classe 1950, ex icona di Givenchy, e’ famosa in tutta Parigi per l’eleganza “impeccable”delle sue gonne, che disegna e produce, in tutte le sfumature di grigio. 
Quando Marie, estro e colore, sorriso contagioso e buonumore, era stata assunta all’atelier come apprendista, aveva fatto i salti per la gioia, ma non sapeva ancora cosa avrebbe dovuto sopportare. Madame Blanchard le aveva imposto un look in linea con il negozio, storcendo il naso davanti ai vestiti ed allo spirito arcobaleno della ragazza. 
“Marie stai composta” 
“Non ridere smodatamente, basta un sorriso appena accennato“
“Asseconda le clienti e non cercare di cambiare il loro gusto ed il loro stile“
Marie a malincuore ha rinchiuso la sua naturale vivacità in un cassetto e, grata per quell’opportunita, ha chinato la testa al volere di madame Blanchard. 
Ha sempre amato cucire, lo trova rilassante. Sente ancora la voce di sua nonna Cécile che la guida sotto il sole tiepido della campagna provenzale dove ha trascorso la sua infanzia, tra la sferzante foga del mistral, che tinge il cielo di blu, ed il profumo dei campi di lavanda, un mare viola dove tuffarsi a cuore aperto. 
 
 
Io e Claudia sul balconcino dell’Impastastorie Bistrot – Paris
 
E’ cresciuta nel colore ed ora si trova circondata dalle ombre, declinate in ogni sfumatura di grigio…  
Arriva all’atelier alla 15.31 un minuto di ritardo che le costerà una ramanzina e una penalità sullo stipendio. 
La porta e’ ancora chiusa a chiave e le luci sono spente. In un anno non e’ mai capitato che madame Blanchard non spacchi il minuto. 
Neppure il tempo di varcare la soglia che il vecchio telefono vintage squilla. 
Marie si precipita a rispondere:
“Ho provato un minuto fa e tu ancora non c’eri. Sei in ritardo Marie?”
 
 
Il Marais – Paris
 
Marie stenta a riconoscere in quella voce afona madame Blanchard, ma il tono caustico e’ inequivocabilmente il suo.
“Ero in bagno madame“
“E così adesso abbiamo imparato anche a mentire Marie...”
Ma come faceva a leggerle nel pensiero? 
“Madame io…mmm” Marie, rossa come un peperone, balbetta imbarazzata cercando una via d’uscita.
 

Place des Vosges – Paris

 

“Poco importa Marie. Ascoltami bene. Purtroppo mi trovo costretta a restate qualche giorno a casa. Non mi era mai successo in trent’anni di onorata carriera. Ho preso una brutta bronchite ed i medici mi hanno vietato di uscire.  Pertanto, visto che gli appuntamenti sono già tutti fissati, sarai tu a sostituirmi in atelier“.
 

Marie vacilla… si deve tenere alla scrivania per non perdere l’equilibrio… 

Ha sentito bene?…
 
 
Fine prima parte del racconto 
 
liberamente ispirato alla

Sartoria dei Confetti di Federica Zancan
 
La prossima puntata sarà pubblicata martedi’ 16 maggio 
 
Foto di Fattoconilcuore

Tutte le gonne indossate in questo post sono  realizzate a mano dalla 
Sartoria dei Confetti


Leggendo il racconto vi consiglio di ascoltare J’attendrai nella versione di Jill Barber
 
 
 

 

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About Impastastorie

Comments

  1. Frackomina Unamammacinquestelle says

    maggio 9, 2017 at 7:37 am

    Ho visto ogni parola da te scritta nella mia mente. Ho immaginato ogni singola scena ed era come se io fossi li. Hai il potere di rapirmi, di staccarmi dalla realtà con i tuoi racconti. Ora mi immagino a Parigi, seduta su una panchina lungo la Senna, con indosso una gonna di Federica e in mano il tuo primo romanzo. Ti adoro Michy.

  2. Impastastorie says

    maggio 9, 2017 at 8:12 am

    Frackkkkkk ora sei tu che mi fai commuovere <3 Non potevi lasciarmi commento piu' bello! Sei un vero tesoro! Davvero! Grazie infinite! <3 <3 <3 Ti adoro anch'io 🙂

  3. Federica Zancan says

    maggio 9, 2017 at 8:53 am

    sei davvero speciale, questo racconto mi fa sognare…

  4. fattoconilcuore says

    maggio 9, 2017 at 9:20 am

    il racconto è meraviglioso, coinvolgente e ricco di dettagli che ti catapultano dentro la storia riempiendoti di emozione. Tutto questo in una cornice parigina in compagnia delle inconfondibili gonne della "sartoria dei confetti"
    sei bravissima Michi ed io mi emoziono leggendo.

  5. Valentina - L'albero delle farfalle says

    maggio 9, 2017 at 12:32 pm

    Sono qui seduta al tavolo della mia cucina, con in mano una coppettina di fragole…fuori c'è una pioggerellina leggera e dalla finestra sento quel profumo inebriante di primavera che tarda ad esplodere…in tutto questo ho letto questa prima parte del racconto sognando ad occhi aperti!! Sarà che amo Parigi, sarà che adoro tutto ciò che è romantico e al tempo stesso delicato così come le tue parole che già mi sono immedesimata in Marie…forse perché già mi rivedo un po' in lei, ed è così bello sognare mentre si legge!!! E non potevi scegliere persona migliore di Federica, perché ogni sua gonna racconta qualcosa e trasmette un'emozione!

  6. Impastastorie says

    maggio 10, 2017 at 10:54 pm

    Fedeeeee sei stata tu con la Sartoria ad ispirarmi! <3 <3 <3 Le tue gonne sono magiche… fanno sognare!

  7. Impastastorie says

    maggio 10, 2017 at 10:55 pm

    Claaaaa grazieeeee <3 <3 <3 ed io mi emoziono leggendo il tuo commento! Sei speciale!

  8. Impastastorie says

    maggio 10, 2017 at 10:57 pm

    Valentina grazie di cuore per le tue bellissime parole. Sono felice che la prima parte del racconto ti sia piaciuta!!! Ed hai ragione su Federica, lei e le gonne della Sartoria, sono meravigliose. Grazie davvero! Un abbraccio! <3

  9. Profumo di te says

    maggio 13, 2017 at 5:44 am

    I tuoi racconti fanno sognare Michi❤️❤️❤️Le gonne della Sartoria sono stupende e tu non potevi rappresentarle in modo migliore…❤️

  10. Francesca Lasottilelinearosa says

    maggio 15, 2017 at 8:37 pm

    Meraviglioso, tu, Claudia, le gonne, il racconto! Pura magia per gli occhi!

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Su di me

Sono un'incorreggibile sognatrice, perennemente con la testa tra le nuvole.
Parigina d’adozione e genovese di nascita, colleziono ricette, libri ed emozioni, che mescolo insieme e trasformo in romantici racconti.
Vi va di sognare insieme a me?

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