“Certo”, si sente rispondere, “Anzi non ho cenato. Ti va di venire da me a mangiare un boccone?”.
Non le importa di essere sfrontata. Sa sempre cosa vuole. E adesso vuole Matt. Senza dubbi, senza ripensamenti. E’ forse l’ultima occasione per prendersi ciò che desidera davvero e non vuole lascarsela sfuggire. Matt esita prima di accettare. Colpito dalla proposta di Julie, teme che, cedere subito, renderle la vita troppo facile, spenga il suo interesse per lui, ma il desiderio, represso per troppo tempo, lo spinge prepotentemente a seguirla.
Salgono a bordo di una carrozza semivuota. Con loro un clochard abbandonato a dormire in un angolo, una guardia giurata dall’aria stanca e distratta ed un gruppo di giovani turisti chiassosi. Le loro mani si sfiorarono nel tentativo di tenersi al centro della pensilina. Matt sembra divertito, ma Julie spegne sul nascere il suo sorriso coprendolo con le sue labbra, avide, calde, sorprendentemente audaci. Lui si ritrae sorpreso da una Julie così diversa da come l’aveva immaginata, non un tipo da effusioni in pubblico, ma lei lo incatena a se con lo sguardo. Matt le prende il viso tra le mani e la bacia ancora, con tutta la passione che gli esplode dentro.
Scendono a Pigalle tenendosi per mano. Ridendo complici ed audaci salgono di corsa le scale che portano nell’appartamento dove vive Julie. Una piccola mansarde con vista sui tetti di Parigi. Mentre lei cerca le chiavi per aprire la porta lui la cinge da dietro, le labbra cercano la sua pelle, collo, orecchie, capelli. Avvinghiati continuano a baciarsi scontrando mobili e pareti finché non atterrano sul letto. Matt non si e’ mai sentito cosi’ vivo … così felice. E’ un sentimento nuovo, unico, irripetibile.
“Sono tante le cose che non sai di me”, gli risponde con un vélo di nostalgia voce.
“Le scoprirò un po’ alla volta”.
Lei, per la frazione di un secondo, volge lo sguardo fuori dalla finestra. Poi i suoi occhi si posano su Matt, rivolgendogli un sorriso, che lui non avrebbe mai dimenticato. Tenendo gli occhi allacciati ai suoi nella frazione di un attimo che sembra eterna, lo raggiunge.
“Il fico, asse tra cielo e terra. Simbolo di vita, luce. Del bene e del mâle. Della nascita e della rinascita”.
Matt non aveva più cercato di trovarla. L’aveva lasciata andare. Aveva capito, con la consapevolezza di chi ha incontrato l’amore, che non sarebbe tornata.
Anni dopo , da conoscenti comuni aveva saputo che si era sposata con un manager russo, un magnate dell’industria automobilistica e viveva in una villa nei pressi degli Champs Elysée.
Negli ultimi dieci anni non era passato giorno che non avesse pensato a lei. Julie, l’esatta metà della mela che non avrebbe mai avuto. Anche lui si era sposato, aveva due bambini. Era felice. Come può esser felice chiunque abbia incontrato e poi perso l’amore vero, quello che capita una sola volta.
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