“… Passeggiava da sola sul ponte di Bir-Hakeim le mani affondate nelle tasche, lo sguardo perso all’orizzonte ed il cuore lontano, dove i ricordi ed i sogni si confondevano, sfumati dall’intensità di un sentimento che non aveva più provato… di un desiderio che galleggiava nei suoi pensieri annaspando disperato in cerca di nuovo ossigeno…”
Incipit di un nuovo racconto…
Un ponte tra sogno e realtà … io ho deciso di attraversarlo!
Puo’ un sogno diventare realtà? Il sogno che abbiamo tenuto per anni nel cassetto puo’ realizzarsi all’improvviso per il solo fatto di averlo portato allo scoperto ed avergli fatto prendere un po’ d’aria?
Ancora non ho una risposta certa, non ho firmato nessun contratto, ma mi sto muovendo ed il mio sogno si sta muovendo insieme a me. Il solo fatto di averne parlato, di essermi data una mossa, di averci creduto e crederci ancora mi sta permettendo di non restare ferma dal mio lato del ponte, quello dei sognatori, ma di mettermi in cammino per trasformarlo in realtà.
A volte restiamo perennemente ancorati sulla sponda dei sognatori, per paura di non essere all’altezza, di non farcela, di non riuscire ad arrivare dall’altra parte, soprattutto se siamo senza scialuppa di salvataggio e nessun salvagente a tenterci a galla. Ma dobbiamo essere consapevoli che siamo noi stessi il nostro salvagente, la nostra scialuppa.
Quante volte abbiamo rinunciato a qualcosa frenati dal giudizio degli altri. Mi é capitato in diverse occasioni di incappare in persone che, con la presunzione di essere migliori, elargiscono giudizi gratuiti ed impietosi, spesso per malcelati complessi d’inferiorità … altre volte solo per cattiveria, od ignoranza, capita a tutti no …
Spesso il giudizio degli altri é un peso, una zavorra, il vero nemico che rischia di farci colare a picco.
Per questo tantissime persone non proveranno mai ad attraversare il ponte e resteranno immobili, sperando invano che una nave le venga a prendere per traghettarle verso la terra promessa dove i desideri diventano realtà.
Ma io no. Ho deciso di farlo, di credere in me stessa e nei mie sogni, di attraversare il ponte a passo deciso e sostenuto, di lasciare che, chi rema contro, lo faccia a vuoto e di lasciarmi spingere da chi mi sostiene e pensa che stia facendo la cosa giusta (grazie sognatrici il vostro aiuto é importantissimo), ma soprattutto ho deciso di nuotare, anche controcorrente, perché voglio raggiungere l’altra sponda ad ogni costo.
Lo faccio per me e per il mio bambino, perché per lui possa essere un esempio. Una mamma che non vive di rimorsi o rimpianti, ma che lotta per realizzare un sogno.
Certo non vi nascondo che se voi remate insieme a me faremo sicuramente prima ad arrivare dall’altra parte.
Come? Condividendo i miei post su facebook, perché il passaparola é lo strumento piu’ potente per farsi conoscere e leggendo e commentando i miei racconti! E continuando a seguirmi naturalmente con grande affetto come fate adesso! Cerco sempre di ringraziarvi tutte e tutti, uno per uno! E non mi sembra mai di fare abbastanza!
Forza, coraggio, tirate fuori i vostri sogni, lasciate la paura dall’altra parte ed attraversate il ponte insieme a me!
Ah, a proposito di ponti! Quello che vedete nella prima foto, con la tour Eiffel sullo sfondo é Pont Mirabeau tra 16esimo e 15esimo arrondissement, il panorama al tramonto, con il sole che si riflette sui grattacieli di Grenelle, é bellissimo.
Il secondo, quello della foto in cui ho alle spalle la statua della libertà, é Pont de Grenelle, ma il mio preferito, uno dei piu’ belli di Parigi a mio avviso, é il Pont de Bir-Hakeim non a caso scelto come location da registi, musicisti e fotografi.
La luce e la prosepettiva qui sono davvero meravigliose. Uniche.
Percorrendolo una domenica pomeriggio ho pensato di scrivere questo post, sperando che sia utile, non solo a me, ma anche a voi!
Ps. vi ricordo che giovedi’ 26 gennaio uscirà la terza parte della favola, “Il bruco dispettoso che non voleva diventare faralla”, scritta da me ed illustrata da Claudia Mancuso di Fattoconilcuore. La prima puntata la trovate QUI la seconda QUI
“Nessuno può gettare sopra il fiume della vita il ponte sul quale tu devi passare, nessun altro che tu”
Friedrich Nietzsche
Leggendo questo post vi consiglio di ascoltare Avalon Jazz Band – Qu’est ce qu’on attend pour être heureux