“…Auguste si guardò intorno, le finestre socchiuse delle casette, che costeggiavano la strada ripida e stretta, lo osservavano sonnecchianti. Con un braccio si asciugò la fronte imperlata di sudore… Doveva perdere l’abitudine di vestirsi solo di nero… Almeno durante l’estate… Stava scoppiando dal caldo… Se solo lungo la strada avesse trovato un bar… Una latteria… Un negozio di alimentari. Nulla. Solo case, silenzio e qualche gatto pigro acciambellato nelle rare zone d’ombra. Sorpassò un portone che gli sembrò famigliare ed una fitta lo sorprese tra le costole ed il cuore. Respinse il magone che gli impediva di respirare e continuò a salire finché non raggiunse la piazza. Era passato da poco mezzogiorno, c’era poca gente. Qualche turista seduto ai tavolini dei ristoranti, un campo deserto di pétanque ed un panorama incantevole. Non riusciva a ricordare nulla. Era stanco ed emozionato. Mentre si spingeva verso il ristorante “Chez Nino” aveva il cuore che gli batteva fortissimo, poteva sentirlo rimbombare nelle orecchie. Eccolo lì alto, imponente, naso grosso e spalle larghe, capelli scuri arruffati spruzzati di bianco e barba incolta, un’espressione burbera e sprezzante dipinta sul volto. Avrebbe voluto chiedergli tante cose. Un caos di sentimenti gli rimbalzava tra pancia, cuore e testa. Era arrabbiato, furioso, stanco e curioso. E sperava. Avrebbe voluto chiedergli tante cose, ma appena le sue labbra si schiusero riuscì a sillabare un’unica parola: “acqua”…”
Hout de Cagnes, la Montmartre della Costa Azzurra!
Con questo brano tratto da un nuovissimo racconto che sto scrivendo vi introduco la visita ad un borgo piccolo, piccolissimo ed incantato che ruota tutto intorno ad una minuscola piazza con una vista da sogno, circondata solo ed esclusivamente da ristoranti e dominata da un castello delle fiabe. Vi porto con me alla scoperta di Hout de Cagnes.
Il borgo, arrocato in salita, è vicinissimo, in linea d’aria, a Cagnes sur Mer, è la sua prosecuzione a monte, la parte alta e medioevale della cittadina rivierasca. Ci siamo stati in vacanza l’anno scorso perché volevamo far fare al nostro bimbo un po’ di mare ed un po’ di campagna. Abbiamo prenotato a Villa Estelle, un bellissimo bed & breakfast, ex osteria, a Hout de Cagnes, sperando e credendo che la vicinanza al mare non fosse un problema…. Dunque se volete andare al mare con i vostri piccoli e come noi siete muniti di passeggino, piscinetta, salvagente, ombrellone, maxiborsone portatutto (dai pannolini alle merende, alle creme solari ed i mille cambi più varie ed eventuali) ecco forse alloggiare ad Hout de Cagnes non è la mossa giusta! Innanzi tutto, pur essendo collegata al paese rivierasco da una navetta gratuita, Hout è inerpicata in salita, che più inerpicata non si può. Visto che per noi era praticamente impossibile salire sulla navetta n°44 (davvero micro) con tutta quella roba e scendere con l’auto era improponibile per via dei posteggi introvabili, ogni santo giorno ci facevamo mezz’oretta buona, se non di più, di cammino per arrivare alla spiaggia carichi come camalli. L’andata non era tanto un problema visto che era tutta discesa e pianura…., ma il ritorno, con il caldo torrido di agosto (faceva davvero caldissimo), era una faticaccia terribile. Se non ci fosse stato mio marito non so se da sola sarei mai riuscita a spingere il passeggino su per la salita ripidissima che portava a Villa Estelle 🙂
Tanto per rendere l’idea il mare è laggiù in fondo dove finiscono le case!
Una volta arrivati però sembrava di entrare in un angolo di paradiso, come potete vedere dai tavolini pronti per la colazione qui sopra e dalla terrazza qui sotto. La terrazza e la piccola cucina che i proprietari ci avevano messo a disposizione per cucinare per Dario erano i miei posti preferiti.
Villa Estelle è un posto tranquillissimo, di pace estrema, forse troppa. Gli unici rumorosi, per via di bimbo quasi duenne scatenatissimo, eravamo noi. A volte tutto questo silenzio ci metteva perfino in imbarazzo. I proprietari, una ragazza inglese ed il marito, uno scultore francese (molto bravo tra le altre cose) erano gentili e riservati… anche troppo, nel senso che a noi piace scambiare due chiacchiere, parlare del posto, scoprire cose nuove, esperienze di vita etc etc. Invece nulla. Non si sentiva mai volare una mosca. Deliziosa la presenza di Olivia, una ragazza asiatica gentilissima ed adorabile che si occupava dell’accoglienza, delle pulizie e di servire la colazione… Una factotum in pratica. Anche lei però riservata e silenziosa, penso nel suo caso per un fattore di timidezza. Buona, ma non eccellente, la colazione con brioches fresche, baguette, marmellate, yogurt e caffè americano. Per avere l’espresso si pagava un supplemento. La camera era abbastanza ampia e pulita, risistemata con gusto. Il bagno grandissimo e molto comodo. C’erano un gatto carinissimo ed un cane, anche lui riservato 🙂 … e c’erano anche tante zanzare, quindi se portate i bimbi in estate munitevi di unguenti vari.
Insomma se siete alla ricerca di una vacanza rilassante, romantica e riservata Villa Estelle è sicuramente il posto che fa per voi. Se siete una famiglia che vuol portare il bimbo al mare, se è ancora piccolo e non cammina con le sue gambette, ecco forse ci penserei bene prima di prenotare.
Insomma se siete alla ricerca di una vacanza rilassante, romantica e riservata Villa Estelle è sicuramente il posto che fa per voi. Se siete una famiglia che vuol portare il bimbo al mare, se è ancora piccolo e non cammina con le sue gambette, ecco forse ci penserei bene prima di prenotare.
Già che ci siamo vi lascio le mie impressioni anche su Cagnes sur Mer. Allora vi dico subito che a me questo genere di posti rivieraschi con lunghissime passeggiate e alberghi casermoni non piacciono. Il mare era pulito, ma nulla di paragonabile a posti come Sardegna, Sicilia o alcuni borghi della mia Liguria. Le spiagge libere sono tante, con i sassi, come vedete nella foto qui sotto. Non erano molto affollate ed andando anche in orari da bimbo, quindi prevalentemente nel tardo pomeriggio (perché lui la mattina è un dormiglione) trovavamo sempre posto vicino alla riva dove tirava una bava d’aria (abbiamo beccato una settimana davvero caldissima, il bimbo non voleva neppure mangiare, il pranzo praticamente lo saltava quasi sempre, troppo caldo).
Carino, ma nulla di eclatante, il centro storico di Cagnes, con un bel mercato coperto in Rue Giacosa. Tutti i giorni i produttori sono presenti con i loro banchetti di frutta, verdura e fiori, anche intorno alle mura del mercato coperto, eccetto il lunedì, dalle 8 alle 12 e 30. Meravigliosa anche la cioccolateria l’Oiseau d’or dove ho comprato tre liquori buonissimi per i miei dolci, purtroppo, sempre per il caldo eccessivo, ho dovuto rinunciare al cioccolato da portare a casa, ma era davvero delizioso ve lo assicuro. Un altro posto da segnalare a Cagnes su Mer, è la boulangerie – patisserie Le Fournil du Marché in avenue Gare, che ha anche una pagina facebook. Ecco sappiate solo che io la sua tarte aux mirabelles me la sogno ancora adesso, non ne ho mai (e sottolineo mai) mangiato una così buona (mi vergogno un po’ a dire che riuscivo a mangiarne anche una intera alla faccia del caldo e della linea, ma come resistere?) Ottimi anche il pane e gli altri dolci, tutto di eccellente qualità. Simpatico il metodo di pagamento, con i raccogli spiccioli come al casello autostradale, i vostri bimbi si divertiranno un sacco a farli tintinnare dentro al recipiente. In definitiva le uniche cose che salvo di Cagnes sur Mer sono il mercato, la cioccolateria ed un panificio pasticceria… :))) solo cibo insomma (sarà una fissazione :D), solo perché non ho trovato anche una libreria decente 😉
A dimenticavo! Salvo anche il museo di Renoir anche se noi non siamo riusciti a visitarlo, perché ad agosto è aperto dalle 10 alle 13 quando fa troppo caldo per muoversi e dalle 14 alle 18 quando eravamo al mare. Comunque si trova in Chemin des Collettes 19, si tratta della casa, o sarebbe meglio dire villa, dove il pittore visse gli ultimi anni della sua vita dal 1903 al 1919. Se cliccate qui trovate qualche altra informazione utile
Carino, ma nulla di eclatante, il centro storico di Cagnes, con un bel mercato coperto in Rue Giacosa. Tutti i giorni i produttori sono presenti con i loro banchetti di frutta, verdura e fiori, anche intorno alle mura del mercato coperto, eccetto il lunedì, dalle 8 alle 12 e 30. Meravigliosa anche la cioccolateria l’Oiseau d’or dove ho comprato tre liquori buonissimi per i miei dolci, purtroppo, sempre per il caldo eccessivo, ho dovuto rinunciare al cioccolato da portare a casa, ma era davvero delizioso ve lo assicuro. Un altro posto da segnalare a Cagnes su Mer, è la boulangerie – patisserie Le Fournil du Marché in avenue Gare, che ha anche una pagina facebook. Ecco sappiate solo che io la sua tarte aux mirabelles me la sogno ancora adesso, non ne ho mai (e sottolineo mai) mangiato una così buona (mi vergogno un po’ a dire che riuscivo a mangiarne anche una intera alla faccia del caldo e della linea, ma come resistere?) Ottimi anche il pane e gli altri dolci, tutto di eccellente qualità. Simpatico il metodo di pagamento, con i raccogli spiccioli come al casello autostradale, i vostri bimbi si divertiranno un sacco a farli tintinnare dentro al recipiente. In definitiva le uniche cose che salvo di Cagnes sur Mer sono il mercato, la cioccolateria ed un panificio pasticceria… :))) solo cibo insomma (sarà una fissazione :D), solo perché non ho trovato anche una libreria decente 😉
A dimenticavo! Salvo anche il museo di Renoir anche se noi non siamo riusciti a visitarlo, perché ad agosto è aperto dalle 10 alle 13 quando fa troppo caldo per muoversi e dalle 14 alle 18 quando eravamo al mare. Comunque si trova in Chemin des Collettes 19, si tratta della casa, o sarebbe meglio dire villa, dove il pittore visse gli ultimi anni della sua vita dal 1903 al 1919. Se cliccate qui trovate qualche altra informazione utile
Ma torniamo alla nostra meta Hout de Cagnes, per visitarla basta un weekend, è piccola e raccolta. Il borgo è formato da piccoli viottoli in salita che conducono alla stessa meta, Place de Chateau, il cuore pulsante di Hout. Meta prediletta di molti artisti da Renoir a Modigliani passando per Simeon ed altri ancora, il piccolo borgo medioevale è stato ribattezzato la Montmartre della Costa Azzurra. E’ dominato dal Castello-Museo Grimaldi, che si trova sulla piazza principale, da cui si gode un bellissimo panorama ed un romantico tramonto. Le case e le palazzine in pietra che costeggiano la via principale sale fino a Place du Chateau sono davvero suggestive e perfettamente conservate, verrebbe voglia di visitarle anche dentro. Tra un vicolo e l’altro si possono ammirare scorci di panorama suggestivi.
Ogni sera, visto che Villa Estelle fa solo b&b per cenare salivamo fino a Place de Chateau. Decisamente più scarichi rispetto a quando andavamo al mare potevamo prendere la navetta, almeno per salire (occhio al ritorno alla guida sprint degli autisti, fatale se avete mangiato troppo)!
Se visitate Hout de Cagnes di giorno potete anche accedere al castello ed al suo museo. Per soli 4 euro potrete anche salire in cima alla torre e godere di un bellissimo panorama a 360 gradi che arriva fino ad Antibes. Noi, visitando il centro del paesino solo di sera, non siamo mai riusciti a visitare il museo, aperto il mercoledì, sabato e domenica dalle 10 alle 13.
Salendo a piedi verso la piazza principale ci si imbatte in tre ristorantini davvero romantici, ci sarebbe piaciuto fermarci a cenare qui, ma con il nostro teppistello avremmo rovinato l’atmosfera intima che si respirava su queste terrazzine all’aperto.
Comunque una volta arrivati in cima, in Place de Chateu, avrete l’imbarazzo della scelta per cenare. La piccola piazzetta è circondata solo ed esclusivamente da ristoranti. Noi ne abbiamo provato solo due, vi spiego perché. Nel primo, Le Jimmi’s, quello con il panorama migliore, ci siamo trovati benissimo. Braceria-pizzeria di stampo italiano senza troppe pretese, offriva cibo fresco, abbondante con un ottimo rapporto qualità prezzo, infatti era sempre pienissimo però il proprietario ci aveva preso in simpatia ed un posto per noi lo trovava sempre. La sera che abbiamo deciso di cambiare ci siamo imbattuti in un ristorante fusion con prezzi più alti e qualità, a nostro parere, inferiore, così, visto che Dario già saltava il pranzo, abbiamo deciso di andare sul sicuro e buttarci sulla pizzeria, senza restare mai delusi. A dimostrare la bontà della nostra scelta il fatto che fosse frequentata dalla gente del posto che ci deliziava con accesissime sfide di Pétanque nel campo praticamente attaccato al ristorante. Bellissimo vedere gli uomini giocare concentrati per poi prendersi in giro sorseggiando pastis. Un vero e proprio rito che si ripeteva ogni sera.
Cosa dirvi ancora? Penso di avervi raccontato tutto su questo piccolo borgo incantevole che si gira in mezza giornata. I posti che mi sono rimasti nel cuore? La piazzetta senza dubbio silenziosa ed affascinante di giorno, chiassosa e colorata di sera e la cucina di Villa Estelle, che potete intravedere qui sotto… Non è bellissima?
Salendo a piedi verso la piazza principale ci si imbatte in tre ristorantini davvero romantici, ci sarebbe piaciuto fermarci a cenare qui, ma con il nostro teppistello avremmo rovinato l’atmosfera intima che si respirava su queste terrazzine all’aperto.
Comunque una volta arrivati in cima, in Place de Chateu, avrete l’imbarazzo della scelta per cenare. La piccola piazzetta è circondata solo ed esclusivamente da ristoranti. Noi ne abbiamo provato solo due, vi spiego perché. Nel primo, Le Jimmi’s, quello con il panorama migliore, ci siamo trovati benissimo. Braceria-pizzeria di stampo italiano senza troppe pretese, offriva cibo fresco, abbondante con un ottimo rapporto qualità prezzo, infatti era sempre pienissimo però il proprietario ci aveva preso in simpatia ed un posto per noi lo trovava sempre. La sera che abbiamo deciso di cambiare ci siamo imbattuti in un ristorante fusion con prezzi più alti e qualità, a nostro parere, inferiore, così, visto che Dario già saltava il pranzo, abbiamo deciso di andare sul sicuro e buttarci sulla pizzeria, senza restare mai delusi. A dimostrare la bontà della nostra scelta il fatto che fosse frequentata dalla gente del posto che ci deliziava con accesissime sfide di Pétanque nel campo praticamente attaccato al ristorante. Bellissimo vedere gli uomini giocare concentrati per poi prendersi in giro sorseggiando pastis. Un vero e proprio rito che si ripeteva ogni sera.
Cosa dirvi ancora? Penso di avervi raccontato tutto su questo piccolo borgo incantevole che si gira in mezza giornata. I posti che mi sono rimasti nel cuore? La piazzetta senza dubbio silenziosa ed affascinante di giorno, chiassosa e colorata di sera e la cucina di Villa Estelle, che potete intravedere qui sotto… Non è bellissima?
Se volete altre informazioni su Cagnes sur Mer ed Hout de Cagnes potete rivolgervi all’ufficio turistico in Place Maurel che trovate cliccando qui
Se desiderate proseguire il viaggio alla scoperta di questa bellissima regione cliccate su La mia Provenza
Se preferite leggere un racconto ambientato in Provenza invece cliccate su Stay
Se vi piace cucinare e volete cimentarvi in un piatto che nei colori e nella presentazione ricordi questi luoghi incantati cliccate su Cheesecake Gourmand
Spero che in questo viaggio con me a Hout de Cagnes e Cagnes sur Mer vi siate divertite. Mentre preparo la prossima tappa vi lascio una canzone che potrete ascoltare leggendo o cucinando….