“Le mode passano lo stile resta”
Coco Chanel
Bonjour Sognatrici! Una nuova ospite graditissima ad Impastastorie Bistrot. Oggi ci facciamo dare alcuni consigli di stile da Angela Inferrera fondatrice del blog Con Cosa lo metto.
Prima di parlare con lei di come saperci valorizzare attraverso l’abbigliamento, ma non solo, conosciamola meglio.
Angela si definisce l’altra fashion blogger, perché attraverso i suoi canali social, il blog e la sua attività da consulente d’immagine da consigli di stile e buon gusto alle ragazze “normali” come tutte noi.
Da un paio di anni ha abbracciato la causa della moda sostenibile, “Ho deciso di seguire questa strada soprattutto dopo aver guardato il docufilm –The true cost– che consiglio a tutti di vedere per capire bene di cosa stiamo parlando. A me ha cambiato la vita“.
Secondo Angela “Vestirsi con gusto ed in modo sostenibile é possibile” e se non ci credete guardate com’é bella con questo abito di Me Organic Couture , brand di moda sostenibile.
Un segno importante su questa strada é stato dato anche dalla lettera che Giorgio Armani, uno dei piú importanti stilisti, ha indirizzato al mondo della moda. Ve ne lascio alcuni passaggi fondamentali:
“…Il declino é cominciato quando si é rincorso il fast fashion. L’emergenza attuale dimostra invece come un rallentamento attento ed intelligente sia la sola via d’uscita.Una strada che finalmente riporterà valore al nostro lavoro e che ne farà percepire l’importanza e il valore veri al pubblico finale. Il declino del sistema moda per come lo conosciamo è iniziato quando il settore del lusso ha adottato le modalità operative del fast fashion, carpendone il ciclo di consegna continua nella speranza di vendere di più, ma dimenticando che il lusso richiede tempo, per essere realizzato e per essere apprezzato…
Ho sempre creduto in una idea di eleganza senza tempo, che non è solo un preciso credo estetico, ma anche un atteggiamento nella progettazione e realizzazione dei capi che suggerisce un modo di acquistarli: perché durino…Questa crisi è una meravigliosa opportunità per rallentare e riallineare tutto; per disegnare un orizzonte più vero“.
Giorgio Armani
Durata e qualità dovrebbero essere valori imprescindibili quando si acquista un capo d’abbigliamento. Una volta almeno lo erano.
Ricordate quando il guardaroba si rinnovava solo due volte l’anno? Le “anta girls” come le chiama Angela dovrebbero già aver capito di cosa stiamo parlando.
I grossi acqusti si facevano a Natale ed in Primavera solitamente in coincidenza con la Pasqua.
Dopo l’avvento della fast fashion, con collezioni che durano meno di un mese, confezionate e pensate proprio per durare poco e quindi vendute a basso costo, le cose sono cambiate. Ma sono cambiate in meglio?
Pensiamo a quanto durano queste cose nei nostri armadi e quanto davvero ci fanno sentire meglio, piú belle?
In questo periodo ce lo stiamo domandando sempre piú spesso e dopo il lockdown, quando cambierà il nostro modo di fare acquisti, le riflessioni si tradurranno in azioni concrete.
La qualità diventerà un valore che cercheremo piu’ spesso.
“Pensiamo a quante volte cambiamo le cose nell’armadio,” ci incalza Angela “Ci sembra sempre di non avere niente perché non compriamo le cose giuste“.
Pensiamo alle parigine aggiungo io ed al loro look falsamente trascurato, ma accuratamente studiato combinato con pochi elementi che potremmo definire “intemporelle“.
Io ed Angela ci siamo incontrate proprio a Parigi, sugli Champs Elysées, francamente uno dei posti che amo di meno a Paris, perché, pieno di grandi catene low cost, ha perso il fascino di un tempo. Ciononostante l’incontro con Angela é stato bellissimo, perché, come avrete avuto modo di capire seguendo l’intervista e seguendo lei sui social, Angela é una persona semplice, intelligente, divertente e naturalmente chic.
Ma torniamo al look delle parigine ed a quella finta trascuratezza che tutte cerchiamo di imitare, spesso con scarso successo.
Le parigine curano molto la loro pelle (non a caso a Parigi ci sono tante parafarmacie quante boulangeries) ed adottano un trucco che non si vede.
“Un viso curato” spiega Angela “illumina tutta la figura“.
Le parigine o non si truccano ed hanno un viso curato che le illumina o ricorrono al “makeup no makeup” che dona un effetto naturale, ma difficile a realizzare.
Le parigine combinano pochi pezzi, mai appariscenti. Questo é uno dei loro trucchi. I capelli spesso li tengono lunghi e raccolti in chignon accuratamente spettinati.
Tempo fa scrissi un post sulle parigine lo trovate QUI
Ma come si fa a capire qual é il look adatto ad una persona?
“Il mio ruolo da consulente“, spiega Angela “é consigliare le mie clienti anche in base alla loro personalità. Attraverso l’abbigliamento devono esprimere quello che sono“.
“ Il ruolo della consulente d’immagine“, prosegue, “non é imporre il proprio gusto agli altri, ma valorizzare il piú possibile la persona che hai davanti“.
In un ottica di riorganizzazione degli armadi, imposta anche da questo periodo di confinamento, come dobbiamo comporterai quindi?
“Svuotate tutto“, invita Angela, “Oltre ad essere igienico, cosi potete pulire tutto a fondo, vi dará la possibilità di vedere ogni cosa che avete, anche il superfluo. Per ogni capo domandatevi, quanto tempo é che non lo metto? Se vi rendete conto che non lo indossate da tempo vuol dire che non vi rappresenta piú. In questo caso, salvo per capi a qui siete legate afffettivamente o di grande valore, sbarazzatevene”
Non diciamo di buttarli, se sono in buone condizioni ci sono molte cose che potrete farne, donarli, oppure, tra le diverse ipotesi, mandarli ad Armadio Verde, un armadio virtuale dove vi vengono riconosciuti dei crediti, in stelline, per ogni capo inviato, che potrete usare per comprarne altri sullo stesso sito.
Oppure potrete decidere di dare a quel capo nuova vita attraverso l’upcycling, ricordiamoci peró che non tutti i capi si prestano a questa pratica.
Come riutilizzare vecchi vestiti? Riattualizzandoli e sdrammatizzandoli. Ricontestualizzandoli ad esempio abbinando una camicetta vintage ad un jeans. Cerchiamo di rendere i capi vintage piú moderni. Oppure rivogiamoci a brave carte, come suggerisce Angela.
Meno capi avrete nell’amadio, piú saranno visibili e sarà piú semplice individuare cosa indossare.
” Come accade nei negozi che ció che non si vede non si compra, cosí accade negli armadi” spiega Angela “ció che non si vede non si indossa”
Uno dei capi che non manca quasi mai dai nostri armadi, sono le magliette a righe, la cosiddetta “marinière”.
Ma come scegliere quella adatta a noi?
Lo abbiamo chiesto alla nostra consulente d’immagine.
“Se non abbiamo un fisico snello ed abbiamo un seno importante cerchiamo di scegliere una maglia a righe sottili chiare, su fondo scuro. Viceversa se si é magre e magari con poco seno scegliamo magliette chiare anche con righe piú spesse e scure. In ogni caso meglio uno scollo a barchetta che da respiro ad uno che soffochi. Nel caso di spalle un po’ strette optare per un modello con un po’ di aletta sulla parte superiore della manica”.
Angela é stata cosí gentile, perché lo é davvero, da rispondere ad alcune delle vostre domande. Ecco i suoi consigli di stile per chi…
Ha fianchi stretti e spalle larghe: “In questi casi creare otticamente un punto vita, con una cintura oppure un foulard, e sblusare la parte sopra per creare movimento dove non c’é. Per le spalle larghe evitare capi strutturati, con mostrine, spalline etc“.
Ha vita stretta e gambe grosse: “Optare per la vita alta e gonnelloni a ruota, plissettati ed in generale evitare cose fascianti. Per quanto riguarda i pantaloni meglio i cropped o quelli a palazzo sempre a vita alta. Evitare la lunghezza midi delle gonne se anche il polpaccio é importante“.
Ha un fisico senza fianchi, seno e vita: “Creare curve dove non ci sono evidenziando il punto vita, sblusando, oppure indossando cropped o gonne plissettate con sopra una maglia svasata corta, perché il punto vita si deve vedere“.
In ogni caso avverte Angela “Attenzione ai tessuti alcuni evidenziano i difetti e guardate sempre le etichette cercando di evitare fibre sintetiche, Piuttosto optate per viscose naturali“.
Non tutto il poliestere é veleno, “In alcuni capi é necessario per agevolare la caduta dell’indumento”, spiega Angela, “Ma il poliestere buono costa e non si puó lavare in lavatrice. Quindi fate attenzione a queste due cose per capire se state acquistando del materiale di qualità“.
Per quanto riguarda il discorso Made in China, Angela sostiene che “Non necessariamente quel che viene prodotto in Cina é scadente, dipende sempre da come e dove si sono prodotti certi indumenti. Ricordate che indicatore della qualità é anche il prezzo“.
Comunque dovremmo fare piú attenzione alle etichette, imparare a leggerle, come facciamo sempre piú spesso con quelle degli alimenti.
Questo non vuol dire che anche nelle catene del fast fashion non ci siano fibre di origine naturale, “Prima peró“, consiglia Angela, “Provate a vedere se c’é un’alternativa etica“.
“La fast fashion non é l’unica opzione per spendere poco”
Angela Inferrera
Ad Angela ho chiesto di parlarci anche della “regola dei tre colori“, la conoscete?
E’ molto utile a chi non riesce ad uscire senza creare il cosiddetto “effetto macedonia” indossando un mix improbable di colori.
Quando vi vestite fate riferimento sempre a tre colori al massimo possibilmente che stiano bene tra loro 😉 tenendo conto che il jeans non conta. Cosi sarà piú semplice vestirsi meglio senza dare troppo nell’occhio con un’accozzaglia improbabile di colori.
Per ultima cosa abbiamo chiesto ad Angela cosa mettere in una Capsule di capi base da indossare insieme o combinati ad altri.
Come dice Angela si tratta “Dell’ossatura del nostro guardaroba“.
Per dirlo in parole semplici parliamo dei cosiddetti #MAIPIUSENZA.
CAPSULE di CON COSA LO METTO
- Camicia Bianca oppure in jeans, meglio entrambe
- Trench, ne esistono diversi modelli e diverse nuances per adattarli alle diverse fisicità, carnagione e colore di occhi e capelli.
- Jeans, possiamo scegliere tra migliaia di varietá, tessuti e modelli per trovare il piú adatto a noi
- Pantaloni
- Scarpa stringata nera e sneakers
La diretta con Angela é stata molto divertente e molto utile.
Ci é piaciuta cosí tanto che presto ne organizzeremo un’altra.
Voi intanto preparate le vostre domande.
Se volete scrivetemele anche sotto questo post nei commenti, cosí inizio giá a raccoglierle e saremo sicure di non dimenticarne neppure una.
“Prima di uscire, guardati allo specchio e levati qualcosa”
Coco Chanel
In questo periodo di confinamento obbligatorio, stiamo imparando tante cose, anche a prenderci piú gioco di noi e a prendere piú sul serio la vita.
Il che non vuol dire vivere con superficialità, ma con leggerezza.
Io penso che quest’esperienza che stiamo vivendo ci abbia aperto gli occhi sull’importanza dell’essenziale, sul valore della qualità e sull’inutilità del superfluo.
Circodiamoci di relazioni e cose che valgono, che siano di qualità, e durino nel tempo.
E quello che mi auguro e vi auguro pensando al domani mie care sognatrici.
“La semplicità è la nota fondamentale di ogni vera eleganza”
Coco Chanel