“… Petit-chenille dal canto suo si era ormai ambientato nel pancino di Matilda, si era costruito una casetta accogliente con cucina, camera e salotto e si divertiva a giocare tutto il giorno provocando alla piccola tanto fastidio. Ad esempio, quando il bruchetto giocava con le bolle di sapone, faceva gonfiate il suo pancino come un palloncino… tanto che Matilda rischiava di prendere il volo…
Meno male che c’erano Odette, mamma, papà e nonna che con il loro amore la tenevano ancorata a terra…”
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Il bruco dispettoso che non voleva diventare farfalla
-ultima parte-
Un giorno, stanca di fare avanti ed indietro dall’ospedale, mentre era sdraiata sul prato con Odette, che russava sotto le stelle, Matilda aveva chiesto al bruchetto:
“Perché non collabori quando noi cerchiamo di farti uscire?”
...aveva confessato quasi in lacrime la piccola.
“Anche io“, aveva risposto il bruchetto con un filo di voce.
“Davvero?”, aveva chiesto Matilda senza aprire bocca. Stavano usando la voce del cuore.
“Si“
“E di cosa?”.
“Di uscire, del mondo fuori, dei pericoli che incontrerò dopo essermi trasformato in farfalla. Io qui sto bene. Nel tuo pancino sono al sicuro. Perché devo lasciare questa casetta accogliente per un mondo che non conosco?“
“Perché e’ meraviglioso qui fuori! Certo i pericoli non mancano” aveva risposto la piccola, “ma vuoi mettere vedere la luce del sole, volare libero nel cielo ed essere ammirato da tutti per i tuoi bellissimi colori?”
“Ma io ho paura di volare, soffro di vertigini … e non mi piace essere al centro dell’attenzione…”
“
…
Così non scoprirai mai che volare e’ bellissimo e che il mondo visto dall’alto e’ favoloso… che le farfalle sono piccoli messaggeri che portano colore, leggerezza e buonumore. É vero nel mio pancino vivrai al sicuro, ma senza essere libero non sarai mai felice”.C’era stato un lungo silenzio. Era quasi spuntata l’alba quando Matilda lo aveva sentito, un pizzico impercettibile tra ombelico e cuore ed un la sensazione di vuoto e leggerezza. Si sentiva di nuovo bene. Si era messa a sedere di scatto portandosi una mano sulla pancia e solo allora aveva compreso. Al suo franco, all’ombra del ciliegio, Odette si stava stirando rumorosamente.
“Odette Odette ascoltami e’ successa una cosa meravigliosa” ma la piccola maialina non riusciva ad emetter più una parola, solo piccoli grugniti.
La magia era finita. Matilda non vedeva l’ora di correre a dire a tutti che stava meglio. Con un pizzico di nostalgia, aveva preso Odette tra le braccia.
Guardandola meglio si era resa conto di una cosa… la voglia sul suo musetto non era più a forma di cuore ❤,
In fondo non e’ forse l’amore che ci da coraggio, ci rende liberi e ci permette di volare?
Un grazie immenso alla meravigliosa Claudia Mancuso di Fattoconilcuore per le straordinarie illustrazioni inedite ed originali che accompagnano la storia scritta da me.
Sul suo blog trovate queste illustrazioni ed altri disegni straordinari che Claudia, la mia Beatrix Potter, tira fuori dalla sua matita magica.
Tatiana Bruni dice
Deliziosa!!! Carina, dolcissima, una chicca…continua a scrivere e ad accompagnare i tuoi racconti con le immagini, è un connubio perfetto 🙂
Un bacio!
Impastastorie dice
Lauraaaaaa grazie davvero di cuore. E' un regalo meraviglioso per me arrivare al cuore delle persone! La ricompensa piu' gradita. Grazie davvero di cuore a te per il sostegno! Un abbraccio grandissimo! ps torniamo presto …
Impastastorie dice
Grazie di cuore carissima Tatiana. Davvero leggere le tue parole mi da la carica per continuare. Grazie grazie e grazie! Io e Claudia torniamo presto… Un abbraccio enorme! <3